Hanoi: il cuore pulsante del Vietnam. Cosa vedere in 3 giorni.
- Annalisa Sambin
- 4 giorni fa
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Aggiornamento: 3 giorni fa

Hanoi non è solo una tappa, è un’esperienza che ti entra sotto pelle. Caotica, rumorosa, viva. Appena ci metti piede, ti travolge con il suo ritmo frenetico, il suono incessante dei clacson, l’odore di street food che si mescola all'umidità dell’aria. Può confondere, spiazzare… ma è proprio in questo caos che si nasconde la vera anima del Vietnam.
Questa antichissima capitale – una delle più antiche del mondo – è un intreccio affascinante di passato e presente. Qui convivono armoniosamente templi secolari e palazzi coloniali, mercati brulicanti e laghi tranquilli, silenziosi custodi di storie lontane. L’architettura riflette un’anima divisa tra Oriente e Occidente: influenze cinesi e francesi si fondono con l’identità vietnamita, creando un mix unico, che incanta lo sguardo e tocca il cuore.
Come arrivare ad Hanoi: il primo passo verso l’avventura
Il tuo viaggio verso Hanoi inizierà quasi sicuramente con un volo dall’Italia: atterrerai all’Aeroporto Internazionale di Noi Bai, il principale scalo del nord del Vietnam. Una volta atterrato, ti consiglio di usare Grab (una sorta di Uber locale): è economico, affidabile e ti porterà direttamente al tuo hotel senza stress.
Se invece ti trovi già in Vietnam, raggiungere Hanoi è semplice e comodo:– Dal nord, puoi prendere un bus o uno sleeper bus da località come Ninh Binh, Sapa, Ha Giang o la Baia di Halong.– Dal centro o sud del Vietnam (Hue, Hoi An, Ho Chi Minh City), la scelta migliore è un volo interno, spesso economico e veloce.
Come muoversi ad Hanoi: a piedi, tra la vita vera della città
Hanoi si vive camminando. Il suo centro storico è un piccolo labirinto di stradine, botteghe, mercatini e caffetterie: tutto a portata di passo. Non serve un’auto, bastano scarpe comode e tanta curiosità.
Per raggiungere i luoghi un po’ più lontani (come il Tempio della Letteratura o il Mausoleo di Ho Chi Minh), ancora una volta Grab è la scelta ideale: costa poco, è facile da usare e ti evita il caos del traffico.
Quando andare ad Hanoi: il momento perfetto per innamorarsi della città
Se vuoi vivere Hanoi nel suo momento migliore, punta dritto alla stagione secca, da ottobre ad aprile. In questi mesi, il clima è più fresco e piacevole: le temperature sono miti, l’umidità sopportabile e le giornate spesso baciate dal sole. Perfetto per esplorare la città a piedi, perdersi tra i vicoli del centro storico e sorseggiare un egg coffee su una terrazza con vista.
Evita invece, se puoi, i mesi tra maggio e settembre: è la stagione delle piogge. Il caldo si fa più intenso e gli acquazzoni, spesso improvvisi, possono rallentare il ritmo del viaggio. Certo, anche sotto la pioggia Hanoi ha un suo fascino… ma potrebbe non essere il benvenuto che sognavi.
Itinerario di 3 giorni ad Hanoi: tra storia, sapori e caos poetico
Giorno 1
Appena arrivi, Hanoi ti avvolge. È come un abbraccio un po’ ruvido, fatto di clacson, profumi di street food e colori che esplodono ovunque. Ma non scappare: dietro quel primo impatto un po’ frenetico, si nasconde un mondo che saprà incantarti.
Inizia dal Quartiere Vecchio (Old Quarter): il vero cuore della città. Cammina senza fretta tra le sue 36 strade storiche, ognuna un tempo dedicata a un mestiere e lasciati guidare dai tuoi sens fermandoti in una delle tantissime caffetterie nascoste e ordina un egg coffee (sì, caffè all’uovo – fidati, ti sorprenderà).
Dirigiti verso il Lago Hoan Kiem, dove il tempo sembra rallentare, attraversa il ponte rosso che porta al Tempio Ngoc Son e goditi la vista, magari seduto su una panchina, mentre la città scorre tutto intorno a te. Un'attrazione molto famosa in Vietnam sono le marionette sull'acqua, se ti va dirigiti poi verso il Teatro delle Marionette sull’acqua, un’esperienza unica e profondamente vietnamita.
Consiglio per la sera un ristorante locale e di assaggiare il bun cha, il piatto preferito anche da Obama quando visitò Hanoi.
Giorno 2
Visita il suggestivo Tempio della Letteratura, un’oasi di pace che racconta la storia dell’istruzione in Vietnam, tra i cortili silenziosi, respira l’atmosfera antica, fermati ad ammirare ogni dettaglio. Poi prosegui verso il Mausoleo di Ho Chi Minh, per conoscere la figura che ha segnato la storia moderna del paese.
Dopo pranzo, visita la Pagoda a un pilastro, simbolo spirituale di Hanoi, e poi fai una sosta al Museo Etnologico per un tuffo nella sorprendente diversità culturale del Vietnam: un viaggio nel viaggio.
Questa sera regalati una cena con vista su uno dei rooftop della città, magari guardando il traffico scorrere sotto di te, come un fiume impazzito. È in quel caos che Hanoi mostra la sua bellezza più sincera. Se ami i mercatini, non perderti il Night Market del weekend (se capiti di venerdì, sabato o domenica): musica, artigianato, cibo e vita ovunque.
Giorno 3
Oggi scopri la Hanoi più autentica, vai al mercato di Long Biên, quando la città è ancora assonnata ma il mercato è già in piena attività. È un’esperienza intensa, vera, cruda. Poi passeggia lungo la ferrovia che attraversa il quartiere Train Street, e magari fermati a bere un caffè a un passo dai binari.
Puoi proseguire la giornata riilassandoti al Lago dell’Ovest (West Lake), lontano dal trambusto. È il quartiere più “residenziale” e tranquillo, perfetto per una pausa tra templi, caffè e viste sul lago. E se vuoi, visita la Pagoda Tran Quoc, la più antica di Hanoi.
Per l’ultima sera, concediti qualcosa di speciale: una cena in una casa tradizionale, magari con una cooking class inclusa. Oppure prenota un posto in un ristorante elegante ma autentico, per chiudere in bellezza. Lasciati coccolare dai sapori vietnamiti, brindando a questa città che, tra caos e poesia, è riuscita a lasciarti il segno.
Tre giorni ad Hanoi non bastano per conoscerla davvero, ma sono più che sufficienti per innamorarsene. Ti resteranno nel cuore i sorrisi della gente, il rumore del traffico che diventa musica, l’aroma del cibo cucinato per strada, la spiritualità silenziosa dei templi, le albe lente e le notti rumorose. Hanoi non si dimentica. Si sente. Si porta con sé.
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